Storia del panteismo* e panenteismo di Paul Harrison.

 Scritto il 16 dicembre 1996.

 Sei un Panteista? Scopri se lo sei al sito Panteismo Scientifico.


Il sole è mio padre, la terra mia madre, 
il mondo è la mia patria e tutti gli uomini sono la mia famiglia.


John Toland ha almeno tre motivi per essere famoso negli annali del panteismo. Egli è stato il primo che ha coniato il termine panteista. E’ stato il primo panteista dei tempi moderni con una visione strettamente materialista e scientifica del panteismo stesso. E’ stato inoltre il primo a immaginare una rete di società legate da una comune religione panteista..

E’ importante ricordare cosa Toland stesso definì con il termine panteista: significa che la sola divinità esistente è l’Universo stesso. Differenti definizioni sono successivamente state aggiunte, anche con degli errori, e sono state inserite nei dizionari dove portano a una notevole confusione. Ma tuttavia quello ricordato è il significato fondamentale e originale del termine panteista. Ciò che più si avvicina oggi a tale pensiero è il Panteismo Scientifico.

Toland ebbe una carriera movimentata. Nacque il 30 novembre 1670 vicino a Derry nell’Irlanda del nord, fu educato nella religione cattolica ma si convertì al Protestantesimo all’età di 16 anni. Studiò a Glasgow e Edimburgo (dove acquisì un Master of Arts nel 1690) e successivamente a Leida e Utrecht. Dopo un ciclo di lezioni a Oxford raggiunse Londra nel 1695. .

Nell’anno successivo pubblicò il primo e il più famoso fra i suoi lavori Christianity not Mysterious – un esplicito attacco ai falsi culti delle immagini, paramenti, altari, processioni, rituali e al clero, tutte forme di culto che erano state aggiunte successivamente alla semplice ed originaria dottrina di Cristo. La prima edizione fu pubblicata, prudentemente, in modo anonimo. Poichè questa ottenne un successo anche legato allo scandalo provocato Toland vide l’occasione per divenire famoso e firmò il libro, un atto che lo condannerà ai margini della società Inglese per tutto il resto della sua vita.

Il libro di Toland fu aspramente criticato, in Inghilterra si discusse di esso fra i membri del Parlamento e fra i vescovi che si sentivano oltraggiati, e in effetti, fu alla fine condannato dal Grand Juri del Middlesex. Toland si ritirò in Irlanda, ma qui lo scalpore destato dal suo libro fu ancora più grande. Nel settembre 1697 la Camera Irlandese dei Comuni ordinò che il libro fosse bruciato pubblicamenta dal carnefice ufficiale e l’ autore arrestato e processato dal Procuratore Generale. Come scrisse l’amico di John Locke William Molyneux” Questo pover’uomo, con la sua condotta imprudente, ha sollevato contro di lui una riprovazione così universale, che il solo fatto di aver parlato con lui una sola volta può essere pericoloso.”

Ritornato in Inghilterra solo e povero egli cercò di guadagnarsi da vivere trovandosi un protettore della famiglia reale o anche nobile. Egli scrisse alcune opere sostenendo il diritto della casa degli Hannover nei confronti della corona Inglese, cercò di influire sull’elettrice Sofia di Brunswick che lui sperava avrebbe ereditato il trono Inglese. A brunswick e a Berlino tenne delle letture e fu coinvolto in dispute accademiche con il filosofo tedesco Leibniz. Quando gli fu chiesto di fare un breve riassunto delle sue opinioni nel corso di queste letture egli rispose: ” il sole è mio padre, la terra mia madre, il mondo la mia patria e tutti gli uomini la mia famiglia.”

Egli scrisse dei libelli politici per il Tory Robert Harleye, quando Harley perse il potere lo fece per i Whigs. Nel 1702 egli dichiarò di appartenere alla Chiesa d’Inghilterra. Ma le sue batoste politiche e il suo passato di notorio eretico facevano in modo che nessuno gli desse fiducia. Egli mai si guadagnò la fiducia dei protettori che si era cercato, e così egli passò la sua vita come venale e sottopagato scrittorucolo che viveva ai margini del potere politico..

Esiteva un comune filo conduttore nella maggior parte dei lavori di Toland, nei pamphlet in favore della libertà di parola, dei diritti civili e di un Cristianesimo illuminato. Ma tutte le volte era costretto a scrivere trattati a pagamento con idee nelle quali non credeva e per quasi tutta la vita fu costretto a nascondere le sua vere opinioni religiose.” A quali ignobili accomodamenti, espedienti e sotterfugi” egli scrisse con disarmante onestà “sono costretti gli uomini di buoni sentimenti a ricorrere, a causa della debolezza, giusto per sfuggire alla disgrazia e alla miseria”. (Sullivan p44).Egli considerò la sua principale disgrazia l’essere stato” lasciato in balia dei miei propri capricci e umori, non potendo contare su patroni certi o su lavori sicuri, non avendo nè proprietà nè relazioni che potessero essere di aiuto. (Sullivanp44).

Nel 1718 lo ritroviamo alloggiato nella casa di un falegname a Putney, dove egli trascorse il resto della sua vita in povertà e ricoperto di debiti, rovinato dagli investimenti sbagliati nelle azioni dei Mari del Sud che crollarono nel1720. A partire da quell’anno cominciò a soffrire di calcoli biliari e a bere pesantemente. Tutto ciò gli provocava “dolori alle gambe, vene e stomaco e una totale perdita dell’appetito, conati di vomito ogni ora e urine scurissime. ” Egli morì nel 1721.

Il panteismo di Toland.

Poichè Toland aveva la linea di condotta di nascondere il suo panteismo non è chiaro quando per la prima volta adottò questo tipo di filosofia, ma potrebbe esserlo stato all’epoca dei suoi primi giorni a Oxford nel 1693-95. Nel suo ultimo anno lì scrisse che tutte le cose sono riempite da Dio, e citò con entusiasmo l’asserzione di Strabone (Geografia, xvi, 2.25) che Mosè identificava Dio con l’universo: ” In accordo con lui, Dio è l’unica e sola cosa che comprende tutti noi e la terra e il mare-tutto ciò che noi chiamiamo cielo, universo, la natura di tutto ciò che esiste”

Toland fu grandemente influenzato dal poeta materialista Romano, Lucrezio. La seconda e potente influenza fu provocata dal panteista Giordano Bruno, che era stato martirizzato nel 1600. Nel 1698 Toland acquistò una copia rilegata della regina Elisabetta di quattro dialoghi di Bruno. A partire da allora Toland divenne un entusiasta delle idee di Bruno sia in Inghilterra che in Europa.

Le idee di Toland erano una miscela di quelle di Lucrezio e di quelle di Bruno, non originali in dettaglio, ma originali se combinate insieme. A meno che noi non consideriamo Lucrezio stesso un panteista, è fuor di dubbio che Toland debba essere considerato il padre del panteismo scientifico moderno, il primo a combinare uno stretto materialismo con il rispetto per la scienza dei suoi tempi, con una religiosa venerazione dell’universo.

Toland usò per la prima volta il termine panteista nel 1705, senza alcuna spiegazione, nel titolo della sua opera Socinianism Truly Stated, by a pantheist. Nel 1710, in una lettera a Leibniz, egli fornì alcuni contenuti al termine quando fece riferimento a” il panteismo crede che non esista nulla di eterno se non l’universo stesso.” [14 febbraio 1710]

Ma non fu se non nel 1720 che Toland chiaramente definì se stesso come panteista. In quell’anno, povero, indebitato, ignoto ai più, avendo nulla da perdere, pubblicò il suo Pantheisticon, mettendo a punto la filosofia e la liturgia di società segreta panteista. Anche la pubblicazione del libro fu a suo modo segreta: il libro fu pubblicato in latino in modo da renderlo accessibile solo alle persone di cultura elevata. Fu stampato a sue spese e distribuito da Toland solo agli amici di fiducia.

In un’età di libertà di parola e di pluralismo religioso sarebbe troppo semplice considerare questi sotterfugi come segni di codardia. Dobbiamo infatti ricordare che Toland viveva in un’epoca in cui le persecuzioni erano finite da pochissimo-nell’ultimo auto.da.fè in Inghilterra, uno studente di medicina fu messo al rogo a Edinburgo nel 1697, per aver messo in dubbio il dogma della trinità: il suo nome era Thomas Aitkenhead. La persecuzione sociale era ancora diffusa e Toland stesso aveva messo in pericolo la sua carriera con le sue franche critiche del Cristianesimo convenzionale.

In questo suo lavoro Toland asserisce che l’Universo è costituito di sola materia, che contiene entro se stesso il suo proprio principio di movimento. L’Universo è infinito senza centro nè periferia, con un infinito numero di pianeti e stelle. Tutte le cose sono in continuo cambiamento, una “incessante rivoluzione di tutti gli esseri e forme esistenti” alle quali, dato un tempo infinito, tutte le combinazioni si potranno un giorno verificare. La mente umana e l’anima sono proprietà del cervello, che è un organo materiale.

Toland affermava che i panteisti avrebbero dovuto avere una doppia filosofia -una per uso pubblico e una privata. In pubblico essi avrebbero dovuto conformarsi alla religione stabilita dalla società nella quale vivevano. ” Il Panteista non dovrebbe mai scontrarsi apertamente con la teologia se da questo ne può derivargli un danno”, egli scrisse nelPantheisticon ” ma egualmente egli non dovrà rimanere in silenzio se dovesse avere l’occasione di parlare senza rischiare la vita.”

Egli non disponeva di nessun piano per diffondere il panteismo fra le masse dei suoi tempi. Le masse ignoranti, egli sosteneva, avrebbero preferito farsi raccontare favole e mitologie piuttosto che la verità, mentre gli avidi di potere e i corrotti, sia nella chiesa che nello stato, avrebbero sempre preferito fare i baciapile per conto di una religione formale al fine di ottenerne vantaggi personali.

I Panteisti avrebbero dovuto condividere e discutere le loro idee al riparo di porte chiuse, in ritrovi esclusivi solo per persone colte. Ogni club avrebbe dovuto avere un presidente che avrebbe dovuto essere a capo delle liturgie. I membri avrebbero dovuto essere morigerati da tutti i punti di vista e intrattenere seri dibattiti sulle loro opinioni. D’estate avrebbero dovuto pranzare all’aria aperta, d’inverno ai raggi del sole o di fronte a un fuoco scoppiettante.

La liturgia che Toland offriva era una pittoresca e malinconica combinazione di un breve credo, lodi degli antichi filosofi, la recita di odi di Orazio e frasi tratte da opere di Catone e Cicerone. L’inizio della cerimonia si svolgeva in modo alquanto comico, fra scene da romanzo di cappa e spada e alta filosofia. Per prima cosa si mandavano fuori i valletti:

Presidente: fai in modo che tutti i volgari profani siano lontani da qui.
Risposta: le porte sono chiuse, siamo al sicuro. 
Presidente: Tutte le cose nell’universo sono Uno e Uno è in Tutto in tutte le cose. 
Risposta: ciò che è tutto in tutte le cose è Dio e Dio è eterno, non è stato creato e mai morirà. 

Toland presenta la sua Società Socratica come esistente e facente parte di una rete di società segrete panteiste presenti in tutta Europa. Alcuni studiosi ritengono che questo sia in parte vero e anche suggeriscono che Toland abbia fondato una delle prime sette Massoniche. E’ anche vero però che non è stata trovata alcuna traccia di una Società Socratica Britannica. Toland frequentò una società Olandese chiamata “Cavalieri del Giubileo”la quale aveva al massimo pochi aderenti con inclinazioni panteistiche mentre la maggior parte era coinvolta in baldorie e bevute degne di Rabelais. Un Ordine Druidico Britannico-il Legame Universale-si dichiarava diretto discendente di un circolo di Druidi Britannici fondato da Toland a Primrose Hill nel 1717. Non ci sono prove documentali di questa asserzione, sebbene sia certo che Toland abbia compiuto delle ricerche storiche sui Druidi.

Sembra molto probabile che Toland non abbia mai organizzato una società specificamente panteista del tipo che egli ha descritto. Anche nel Pantheisticon stesso egli lascia trasparire dei riferimenti a questo: ” La gente mi può chidere se davvero possa esistere una società come questa o se è solo una finzione. Può anche darsi che sia così, ma se anche così fosse cosa importa? Se anche non è vero, come minimo può essere di aiuto il solo pensare che così potrebbe essere. “

Bibliografia: 
Note: Opere materialistiche e panteistiche di Toland, il Pantheisticone le Lettere a Serena, non sono state ristampate e non sono più disponibili al difuori di una ristretta cerchia di librerie specializzate. 
Fonti biografiche: 
Albert Lantoine, John Toland, Emile Nourry, Paris 1927 [questo contiene una traduzione francese del Pantheisticon.
Margaret Jacob, The Newtonians and the English Revolution, Harvester Press, Sussex, 1976.
Margaret Jacob, The Radical Enlightenment, Allen & Unwin, London 1981.
Robert E. Sullivan, John Toland and the Deist Controversy, Harvard University Press, Cambridge, 1982.


Le idee di Toland nelle sue parole.


Tutte le citazioni di questa sezione sono tratte dal Pantheisticon.

L’universo è infinito, con infinite stelle e mondi abitati.

In uno spazio infinito non esiste nè sopra nè sotto, nè centro o estremità. 
Esiste un infinito numero di altri mondi simili alla terra che noi abitiamo, essi orbitano attorno ai loro soli che noi chiamiamo stelle fisse.
L’universo (del quale il mondo che conosciamo è solo una piccola parte) è infinito in estensione come anche nella sua potenzialità. Tramite la continuità del tutto e la contiguità delle sue parti esso è uno. Nella sua totalità esso è immobile, non possiede alcuno spazio esternamente a se stesso, ma nelle sue parti esso è mobile attraverso infiniti intervalli.

L’universo è un’unità.

Ogni cosa materiale è in tutte le cose. 
Tutte le cose originano dal tutto, e il tutto è in tutte le cose.

L’universo è divino.

Il potere e l’energia del Tutto, che ha creato tutto e che governa tutto, avendo sempre il miglior fine come suo scopo, è Dio, che tu se lo desideri puoi definire come Spirito o Anima dell’universo. E’ per questo motivo che i membri della Società Socratica sono chiamati Panteisti perchè in base a quanto prima detto l’anima non può essere separata dall’Universo stesso.

La materia è costituita da atomi.

L’essenza dei corpi, ovvero gli elementi degli elementi, sono semplici, indivisibili, incorruttibili, infiniti in specie e numero.

Il moto è una proprietà inerente alla materia.

Non esiste in natura un solo punto immobile, ma solo occasionalmente in relazione agli altri corpi, poichè anche la quiete è solo una resistenza al moto.

Pensiero e anima sono proprietà della materia.

Il pensiero è una speciale proprietà del cervello. 
Il cervello è la causa prima dell’anima, dei pensieri e delle sensazioni. 
Il cervello, essendo un organo materiale organico altamente complesso, può produrre solo effetti materiali. Così tutte le idee sono corporee.

Esiste un fuoco etereo.

Il fuoco etereo è al disopra di ogni cosa poichè circonda di sè tutto, lo compenetra. Questo fuoco è la sola cosa che possa attraversare i nervi.

La morte è solo una trasformazione della materia.

Nulla muore per sempre, la morte di una cosa porta alla nascita di un’altra, attraverso uno scambio reciproco e universale, ogni cosa contribuisce necessariamente al mantenimento e al benessere del Tutto attraverso un continuo cambiamento di forme e una meravigliosa variazione che determina un ciclo eterno della vita. 
Gli anni che la natura accorda a ciascuno di noi per vivere sulla terra dovrebbero essergli sufficienti. 
La persona che si preoccupa del fatto che non potrà vivere almeno 1000 anni è folle come chi non sia preoccupato di non essere nato 1000 anni fa.

Norme etiche.

La virtù da sola è sufficiente per vivere felici e ottenere per sè la propria e personale ricompensa. 
Il saggio preferisce la gioia al profitto. 
E’ meglio mai dover comandare piuttosto che obbedire a qualcuno.


IL PANTEISMO SCIENTIFICO

consiste nel credere che l’universo e la natura siano divini. 
Fonde la religione e la scienza, si occupa degli esseri umani che rispettano la natura. 
ci dà l’idea più realistica della vita dopo la morte, 
e le più solide basi per un’etica ambientale. 
E’ una religione che non richiede nessun’altra fede se non il buon senso, 
nessuna rivelazione se non occhi e mente aperti all’evidenza dei fatti, 
nessun guru se non te stesso. 
Per un profilo, vedi 
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Copyright & copy: Paul Harrison 1996. Traduzione italiana di: Claudio Scaroni.